QUESTA TERRA, LA MIA TERRA di SANDRO PEZZI
Sandro Pezzi ritrae il padre Nazzaro che interpreta la sua vita da lavoratore della terra, amato palcoscenico ed emblema del legame familiare.
“…Quella che viene mostrata è la vita di un padre nella visione di un figlio. Un’interpretazione certamente frutto dei legami familiari ma che ci esemplifica anche una dimensione mitica del lavoro attorno alla terra. Tale tematica ha trovato nella storia dell’arte vari esegeti ma Sandro Pezzi, attraverso l’uso dello smartphone, ne propone una decodificazione contemporanea… La campagna modula un vivere ritmato differentemente. Sandro Pezzi questo ce lo racconta attraverso il padre, uomo che ci presenta il significato del suo vivere in modo avvincente … Stefano Taddei”
“…Sandro Pezzi riprende l’effetto contrastato del paesaggio utlizzando le nuove tecnologie senza alcun lavoro di post-produzione, con un taglio pittorico tutto giocato sul chiaroscuro e pochi colori, scegliendo di seguire le condizioni meteorologiche come facevano i pittori veristi, per ambientare i suoi tableaux vivants contemporanei in cui il vecchio contadino interpreta nelle nostre campagne i gesti usuali e arcaici che soleva fare in passato come fossero elementi di una partitura musicale, in un momento oramai passato ma che ritorna a vivere come se fosse osservato e riprodotto da un occhio esterno e super partes. L’autore ricrea la quotidianità del padre oramai a riposo, facendogli rivivere metaforicamente, anche in modo ironico e dissacrante, gli attimi eterni di un giorno in cui l’uomo era costretto a sottostare alle rigorose leggi della Madre Terra, quei tempi lenti poiché legati alle stagioni…Francesca Baboni”
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